di La Lurida Twitter@LaLurida
Cosa non farebbero gli italiani del “Lei non sa chi sono io” pur di fregiarsi di un titolo: uno qualsiasi. Salvatore della Patria, Unto o Bisunto, Onorevole, Senatore, Dottore, Commendatore, Cavaliere, Presidente… Ce ne sono tanti. Alcuni si pagano anche. Quanti euri perché mi chiamino per esempio, Cavaliere del Lavoro? Alla czena con la Sboldra (che è poi la moglie del più vicino concorrente, li faccio schiattare d’invidia).
Ci sono altri titoli che li pagano i cittadini. Con qualcosa come 14.000 euro al mese a culo. Perché sono le costose terga ad appoggiarsi sulle pregiate poltrone, e staranno lì cinque (5!) anni. E’ assai evidente il perché della rincorsa alla poltrona.
Cosí che assistiamo, in questi giorni di liste, a spettacolo davvero indecoroso: renziani (gente del PD) che passano con Monti con motivazioni fantasiose come “arginare la deriva a sinistra del PD” che parlare di deriva a sinistra del partito di Pierluigzi czi volion proprio dei maroni, dicziamo (e del coraggio!), o c’è quel genovese che grida di tutto, che una volta era anche un comico dichiarato, prima di essere un comico e basta, che apre le sue pregiate sfere di cristallo, scopre che esiste un altro verbo che si chiama Casa Pound, e lo invita a far parte del suo Morimento 5 Stelle che cosa abbiano in comune le due entità è sotto gli occhi di tutti, ma lo vediamo in pochi.
Dopo il clamore suscitato dalla messa in lista (lo so che è improprio, ma è divertente) di Valentina Vezzali e Annalisa Minetti, inginocchiandoci davanti alle loro straordinarie doti di statiste – grazie, Senatore Monti o chi per Lei, grazie – c’aspettiamo nuovi miracoli italiani: come che l’Arcigay diventi un’organizzazione decente. O che i politici facciano ciò che dicono. O che il loro stipendio si abbassi del 75%. O che facciano disinfettare l’aula che dev’esserci una strano virus perché entrano Monti ed escono Casini.
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