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Non ne possiamo più di preti in Tv che parlano di famiglia…

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Pretidi La Lurida

Siccome la libertà di parola esiste per rappresentanti di uno stato straniero che occupano la TV dello stato da cui scrivo, che si mantiene con il mio canone e che non mi da nemmeno la possibilità di scegliere cosa guardare (e se voglio vedere meno merda devo pagarmi Sky o scorrere i canali digitali che cambiano di freuqnza ogni due giorni, che ne vale anche la pena che almeno un po’ di cultura tra Sky Arte, il digitale Focus e La7 la rimedio), esiste anche per me: e voglio proprio dirlo chiaro che di preti invitati in tv a parlare di famiglie ne ho pieni i coglioni.

Casualmente, sabato mattina in quel contenitore demenziale che è Uno in Famiglia o come cazzo si chiama, poco prima dell’ironia per massaie di Gianni Ippoliti, il solito Monsignore rappresentante di un pontificio qualcosa sulla famiglia pontificava (adoro le ridondanze!) dall’alto del suo medievale pulpito e della sua esperienza di padre e marito (non sono tutti celibi e casti per voto questi qua? A parte quelli che si danno da fare con i minorenni, voglio dire…) su quello che dovrebbe essere la Famiglia, e lanciava frecciate a un Ministero della Famiglia senza portafoglio (ci mettano i soldi loro che nemmeno si adeguano alle norme antiriciclaggio e hanno i pos bloccati), con il solito intervistatore-fantasma cui la Rai ci ha abituati.

Fanno domande imbecilli e stanno lì ad ascoltare come se chiunque avesse il verbo, niente interruzioni, niente contradditorio, qualsiasi fregnaccia passa come se fosse oro, ma dove viviamo, in una Teocrazia? Se sì, ce lo dicano.

La triste rapresentazione avveniva senza che avessi avuto il tempo di riavermi dopo la tremenda esibizione di Mario Monti a Otto e Mezzo su La7, dove tra l’angoscia visible sul viso di Lilli Gruber, le incongruenze del professore e la totale mancanza di contenuti della trasmissione, non si sapeva veramente né cosa pensare né cosa commentare.

Per fortuna c’erano i lanci d’agenzia di Al Tappone che commentava, ad esempio, che col Governo tecnico è aumentata la delinquenza. Molto più divertente del Monsignore celibe che parla di famiglia ed ennesima conferma che tra il Berlusca e il Vaticano c’è una comunanza di strategie: dire qualsiasi cosa, non importa cosa, pur di dire qualcosa.

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