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Politica: si dimostra, ancora una volta, di non avere capito niente…

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  di Uno Qualunque

C’è uno strano vizio tutto italiano: è quello di volere interpretare la realtà al di là dell’evidenza. E’ quello che sta succedendo dopo le elezioni siciliane che hanno visto trionfare, con il 53%, l’astensionismo.

 

Perché il 53% dei siciliani non è andato a votare, si chiedono gli esperti? Non danno nessuna risposta, o meglio, non danno la più facile, che spinte o obblighi mafiosi a parte, che questa gente ne sa abbastanza per tenere un profilo basso quando serve, anche i siciliani non ne possono più. Di una politica indecente, irresponsabile, che incolpa una giorno l’Europa e una giorno Monti, e un giorno l’FMI di un disastro provocato dal berlusconismo e dai suoi effetti nefasti, e da un’opposizione scandalosa che non è riuscita a fare il suo mestiere.

Di una Casta, spiace usare la parola, ma non ce ne viene un’altra, incapace, o a cui non interessava, creare un progetto di paese, di società.

Per quasi vent’anni la lotta politica si è fossilizzata sulle leggi ad personam di Berlusconi e sulle grida dell’opposizone, oltre che sui trasformismi del PCI, PDS, DS, PD che ha paralizzato qualsiasi possibilità di rinnovamento della sinistra.

Berlusconi è stato tacciato, nel 1994, di essere quello che era, un imprenditore inquisito che scendeva in campo per difendere i suoi interessi, senza nessun progetto per il Paese che non fosse una nebulosa di promesse senza futuro che naturalmente non ha mantenuto. L’Italia non e mai stata tanto piena di cavilli legali, burocrazia e tasse come negli ultimi vent’anni, governata da un Nano politico che ha promesso il contrario.

Beppe Grillo, che non riteniamo un politico, ha avuto il merito di parlare con proposte chiare (populiste? c’è qualche politico che non lo è in questo paese di cialtroni?) e di presentarle con un esercito di gente completamente nuova che non appartiene alla politica tradizionale.

Che questa gente sappia anche governare è tutta un`altra storia (la moneta locale di Parma è ancora lì tristemente famosa, a ricordarci che le proposte imbecilli non hanno colore né storia politica), pero che giornalisti e poteri forti vogliano ridurre il voto al Movimento 5 Stelle a un errore di valutazione di Italiani cretini è un atto di spaventosa arroganza.

L’arroganza tutta italiana di pensare che la realtà non sia quella che abbiamo sotto gli occhi, ma quella che possiamo costruire attraverso le nostre parole. Magari dette in TV.

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