Sarebbe bene chiedersi cos’è la ‘‘propaganda omosessuale”. Un concerto di Lady Gaga? Quattro maschioni nudi che lottano nel fango? L’apparizione dell’Arcobaleno? Due atleti che si abbracciano dopo una gara? Non si sa: di fatto si approvano leggi contro la ”propaganda omosessuale” per impedire l’avanzamento dei diritti delle persone lgtb.
L’ultima in ordine di tempo è stata l’Ucraina che ha votato a maggioranza e in prima lettura una legge contro la ”propaganda omosessuale” per impedire di fatto Gay Pride, proteste e qualsiasi possibilità di recriminare pubblicamente maggiori libertà individuali per le persone LGTB. La ONU ha condannato la decisione che arriva dopo quella presa dal parlamento russo e il mediatico e ingiusto processo alle Pussy Riots voluto dall’onnipotente (e connivente) Chiesa Ortodossa.
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