Mentre Bersani a Reggio Emilia parlava di Unioni Civili (non si sa più se ”alla tedesca” cioè serie, o ”all’italiana” che già le abbiamo viste e allora non ce ne frega un cazzo), Pippo Civati propone sei referendum interni al PD legati ad altrettanti quesiti, di importanza rilevante per la vita politica dell’Italia e del partito nei mesi e anni prossimi venturi.
E’ la proposta del gruppo ”Prossima Italia”, guidato appunto da Civati quello di proporre sei quesiti che, oltre al tema del matrimonio ugualitario, riguarderanno riforma fiscale, reddito minimo, incandidabilità dei condannati anche con sentenza non definitiva, consumo del suolo e lo spinoso tema delle alleanze.
Il PD, che ha voluto uno statuto fortemente democratico e che adesso si potrebbe trovare nelle condizioni di doverlo rispettare, malgrado loro, prevede lo strumento del referendum tra gli iscritti, oltre allo strumento delle Primarie.
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