Dopo il clamore suscitato dall’avere lapidato un uomo e una donna che vivevano insieme e avevano due figli senza essere sposati, perché cosí lo vorrebbe la sharía, un’associazione mauritana chiamata ”Non à la Débauche” (No all’immoralità, l’immoralità di chi?) ha chiamato alla caccia contro gli omosessuali e le prostitute che degradano la società.
Chiarito che una società che ammazza i suoi cittadini a colpi di pietra ha già raggiunto il massimo degrado possibile è interessante notare come i vari moralisti che popolano il mondo intero in nome di un dio che vedono solo loro e di libri riletti in modo da fomentare tutte le intolleranze possibili, continuino a cercare giustificazioni religiose per poter ammazzare la gente a loro piacimento e trovino in omosessuali e prostitute, lesbiche o chiunque voglia vivere in accordo con i propri desideri e convinzioni, la scusa per impedire lo sviluppo delle libertà individuali, perché pericolose.
Secondo il delirante comunicato che l’Associazione ha trasmesso al governo, si dovrebbe ”terminare” una volta per tutte con questa banda di ”malfattori indegni” (le prostitute e gli omosessuali) che ”con le loro azioni seminano il germe della malvagità” nella preziosa e tollerante terra di Mauritania e, in nome della Sharía, ammazzare chiunque non si comporti secondo i sacri dettami di pochi analfabeti.
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