Erano gli anni cinquanta. I dirigenti di un centro psichiatrico gestito dalla Chiesa Cattolica del paese cominciarono a sospettare che alcuni di loro fossero omosessuali. Sulla base del sospetto, li castrarono.
Stessa sorte toccò ad altri minori che vollero denunciare le torture. La storia è venuta fuori grazie al giornale olandese NRC Handelsblad che scrive che le castrazioni furono effettuate come atti di liberazione (sic!). Il quotidiano spagnolo on-line 20minutos informa che ci sono certezze sulla castrazione di un minore e forti sospetti che almeno altri dieci siano stati sottoposti allo stesso trattamento. L’orrore perpetrato da dirigenti delle strutture connesse alla Chiesa Cattolica di Roma sembra essere davvero un pozzo senza fine.
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