La neuropsichiatra Paola Binetti l’ha fatta fuori dal vaso un’altra volta. Non c’è da stupirsi. Disgraziatamente per lei la sede della proprietà di questo umile quotidiano on-line di lingua italiana è proprio in Spagna quindi sappiamo bene come vanno le cose.
Non c’è stata nessuna polemica sulla questione de libro ritirato dal commercio (e non da tutte le librerie), cui Binetti si riferisce, dopo una intervista del suo autore al quotidiano El País. El Corte Inglés, la più importante catena di grandi magazzini del paese, ha deciso autonomamente di ritirarlo (lasciandolo in vendita nei suoi stores on-line) e le polemiche si sono dirette alle affermazioni dell’autore (che il contenuto del libro, come il contenuto delle parole di Donna Binetti, non hanno bisogno di polemiche: si commentano da sole). La stampa spagnola, libera, non come quella italiana prona ai vari poteri economici e teocratici, non ha dato notizia negli ultimi anni di gay che abbiano voluto accedere a trattamenti senza nessun fondamento scientifico (dal momento che l’omosessualità non è una malattia) e che abbiano avuto la strada bloccata da leggi dello stato. Le autorità spagnole non si schierano a favore o contro le scelte individuali dei suoi cittadini, succedeva con Franco, ma è morto da tempo. Forse Binetti lo ignora.
Si ricordi, Donna Binetti, dove stanno i pedofili seriali, così che possa indirizzare il suo illuminato pensiero ad aiutare e salvare tanti bambini violentati da preti cattolici.
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