I tempi della politica sono lunghi e l’Ometto non si acchiappa: scivola via, sfugge, è intelligente, geniale nella sua incapacità, preda del suo ego più che dei suoi deliri, perfettamente consapevole della posta in gioco.
Dicono (dicono molte cose…), che anche Gianni Letta gli stia dicendo ciao ciao, che Fedele Confalonieri gli stia dicendo che sarebbe anche il caso di togliersi dai coglioni; quello che è certo è che farà come vuole come sempre ha fatto. Le opposizioni? Gridano molto e fanno poco e non sperino gli Italiani in novità che tolgano il fiato: il passaggio dalla prima alla seconda repubblica ha insegnato che al peggio non c’è mai fine. E il futuro potrebbe chiamarsi Casini, Rutelli, Fini, Bersani. Alla faccia del nuovo che avanza.
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