Da tempo non riceviamo comunicati stampa di quella che è a tutt’oggi la più straordinaria esperienza sul tema dei diritti lgbt che il mondo occidentale ricordi. L’associazione che vantava i suoi centoventimila
iscritti (senza spiegare che la tessera Arcigay è obbligatoria per entrare nei circoli gay d’Italia, anche per gli stranieri che passano una tantum); la realtà associativa che ha dato alla politica italiana figure di tutto rispetto e dallo straordinario curriculum come i suoi ultimi due presidenti onorari (ché l’associazione ne ha tre, che bisogna pur distribuire cariche per non sentirsi svuotati di tutto); che ha partorito le più avanzate campagne a favore delle persone lgtb che sono poi diventate, è noto, leggi dello stato e che hanno cambiato in meglio la vita delle persone lgbt italiane, è forse sparita senza lasciare traccia della sua inutile esistenza? Qualcuno ci informi per favore, sì remota possibilità ci toglie il sonno.
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