Il presidente del Botswana, Festus Mogae, si è dichiarato favorevole alla depenalizzazione dell’omosessualità nel Paese dove l’articolo 165 del codice penale prevede la possibilità di condannare gli
atti omosessuali tra adulti consenzienti. La svolta è giustificata dal presidente con la necessità di combattere l’Aids, il cui ritmo di contagio viaggia attorno al 17%, ed è uno dei più alti al mondo. Il presidente Mugae ha detto che ”Non capisce” l’omosessualità, ma che i cittadini ”gay vanno considerati come gli altri cittadini”. Le dichiarazioni del presidente del Botswana hanno trovato appoggio in Zimbabwe, stato del presidente Mugabe, ferocemente omofobo, dove il primo ministro Morgan Tsvangirai, suo avversario politico si è detto pronto alla depenalizzazione dell’omosessualità. ”Spero”, ha detto ”che la Costituzione consenta a ciascuno di noi di scegliere il proprio orientamento sessuale, a patto che non nuoccia agli altri. Personalmente, lo considero un diritto umano”.
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