Si chiamava Nelson Linares García, 34 anni, ed era stato fermato dalla polizia la mattina dell’ 8 settembre nel Parque de la Fraternidad de L’Avana, reo di essere lì con altri omosessuali, tutti
arrestati. L’uomo era stato immediatamente incarcerato presso l’Unità di Polizia di Zanja. È morto mentre si trovava sotto arresto. Non ci sono notizie certe sulla sua morte, ci mancherebbe altro, ma mentre il regime comunista della famiglia Castro continua a gridare ai quattro venti che le cose per gli omosessuali dell’Isola sono cambiate – e le buoniste associazioni lgtb italiane gli credono – gli omosessuali cubani continuano a essere vessati dalla Polizia e a morire in carcere.
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