Mentre le autorità rendono noto che secondo testimoni attendibili le persone che hanno sparato sui giovani laburisti nell’isola di Utoya erano due, la polizia si prepara a incriminare
il fondamentalista cristiano, massone e esponente dell’estrema destra, oltre che assassino, Anders Behring Breivik, per crimini contro l’umanità così l’uomo potrebbe passare trent’anni in prigione anziché ventuno. Mentre continuano la indagini viene resa nota una dichiarazione del padre naturale dell’uomo, secondo il quale Breivik ”avrebbe fatto meglio a suicidarsi”.
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