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A Venezia si sono inaugurate o si stanno inaugurando centinaia di eventi espositivi di arte contemporanea, collegati direttamente o indirettamente alla Biennale, o anche indipendenti, ma che si

influenzeranno a vicenda data l’importanza, la curiosità, la stranezza, o anche l’esiguità dell’interesse! Una occasione imperdibile è data dalla vincente doppietta proposta dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova (dal 1° Giugno al 30 Novembre). Si tratta di una articolata ed emozionante (al solito!) installazione di Anselm Kiefer, dal titolo SALT OF HEARTH, creato per lo spazio dei Magazzini del Sale. Il lavoro si compone di tre parti, la prima e la terza,  preesistenti, quella centrale e imponente creata per l’occasione. Conosciamo da anni il lavoro di questo grandissimo artista e  l’impatto emotivo che creano le sue opere, per lo scavo profondo che spinge alla loro creazione. Oltre a questo, SEMPRE, l’uso dei materiali, così vissuto, pensato, vero!

Poco lontano, nell’atelier di Emilio Vedova, viene riproposto …IN CONTINUUM, creato dall’artista nel 1987/88, e composto da 109 tele “affastellate”, appoggiate, accatastate, sparse per il grande spazio: un’ emozione fortissima ed indimenticabile, di potenza creativa, uno scatenamento di energia veramente straordinario. Poco lontano, si fa per dire, martedi 31 Maggio è stata presentata la nuova esposizione di Ca’ Foscari Esposizioni, (dal 1° Giugno al 15 Ottobre), questa volta in collaborazione con l’Ermitage, che si apre con sempre maggiore frequenza all’arte contemporanea. Si tratta di un evento collaterale della Biennale. L’artista sotto i riflettori è Dmitri Prigov, una scoperta per me, e che scoperta! Tutto lo spazio espositivo è dedicato a lui ed ai suoi  molteplici talenti: artista visivo, poeta, disegnatore raffinatissimo, creatore di installazioni ed evocazioni che mi hanno fatto spesso pensare alla Patafisica. Pare che fosse un uomo di grande umanità e comunicativa, un’anima vibrante e sensibile, sicuramente. Morto ancora giovane nel 2007, era nato nel 1940. L’esposizione è ricchissima senza essere intasata, ben concepita, attentamente illuminata.

Andando verso il Museo Correr, ho seguito delle frecce, e mi sono trovato davanti al Padiglione della Nuova Zelanda ed alle opere interessantissime di Michael Parekowhai che presenta pianoforti con tori sdraiati sopra, uno in salotto, l’altro nel magnifico giardino, un altro pianoforte rosso e rivestito di elaboratissime decorazioni a bassorilievo, oltre ad altre sculture ed installazioni da scoprire.

Al Museo Correr, invece, la conferenza stampa di presentazione di PERMANENTLY BECOMING AND THE ARCHITECTURE OF SEEING di Julian Schnabel ( 4 Giugno, 27  Novembre) Sono esposte  quattro grandi tele nel salone da ballo, una scultura, al piano strada, all’ingresso del museo, una poco lontana dal Napoleone canoviano, ed il resto nello spazio abituale. Che dire, è poliedrico e proteiforme come il suo cinema, abile e furbissimo, ma non lo amo assolutamente, lo ammetto, anche se qualche suo film mi è piaciuto, non di più, qualche altro l’ho detestato, e qui, per me è lo stesso… Tutto un approccio serioso, ma quanto serio veramente, mi domando. Certo, THE SEA mi piace, un grande pannello ipermaterico con onde quasi in rilievo, costellate di cocci “antichi”, solo perchè il tema mi tocca, ed anche una sala con tre grandi tele grigie, illuminate magnificamente, ma forse sarà più merito del bell’allestimento…

Passando accanto alla chiesa di San Lio, mi sono affacciato all’interno perchè il manifesto mi ha incuriosito, si tratta di BRUEGEL SUITE di Lench Majewski… una mostra ancora in progress, ma sicuramente interessantissima e che  merita un ulteriore attenta visita; è un’evento collaterale della Biennale.

Alla Nuova Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia, invece, Jan Fabre propone il suo nuovo lavoro : PIETAS. Una grande installazione che parte da una rivisitazione coltissima e provocatoria della più nota pietà michelangiolesca, riproposta con tutti i temi abituali dell’artista, nella sontuosa cornice sansoviniana e con una sapienza scenografica colta e controriformistica messa allo specchio. Sono cinque sculture in marmo su un grande praticabile dorato cui si può accedere per avvicinarsi…

Si potrà visitare dal primo Giugno, al 16 Ottobre. Quasi di Fronte, sull’altro lato del Canal Grande, Ca’ Corner della Regina, apre, finalmente al pubblico, grazie alla Fondazione Prada che ne ha “preso possesso” con l’impegno di un restauro importante ancora in corso, ma che ha già dato buoni risultati, e che per l’occasione, presenta un consuntivo delle proprie scelte, dei  propri progetti, delle intenzioni di collaborazioni importanti con Ermitage, anche in questo caso, e con il Museo di Doha, nel Qatar. Grandi ambizioni, belle proposte. Finora lo scopo è raggiunto solo parzialmente, e sembra un po’ uno stand di gran lusso, in seguito vedremo…certo il luogo è di tale bellezza da meritare da solo, ed il salone del piano nobile, fra sovraporta, affreschi, sculture e bassorilievi, merita un viaggio già da solo, e qualunque cosa si esponga, risulta valorizzata di riflesso. La Cura è di Germano Celant. L’esposizione, ch’è sotto l’egida dei Musei Civici Veneziani, sarà aperta dal 4 Giugno al 2 Ottobre.

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