Migliaia e migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Rabat e Casablanca, in Marocco, per chiedere cambi della costituzione e dimissioni di governo e parlamento. In Algeria la polizia riesce a
contenere le manifestazioni, ma non si sa fino a quando. In Yemen e Bahrein sparano ad altezza d’uomo, ma non fermano la popolazione. In Libia si contano già più di cento morti causati dai sicari di Gheddafi che manifesta la faccia feroce che tutto il mondo conosce. Non paghe, le autorità libiche hanno arrestato lavoratori stranieri provenienti da Egitto, Tunisia, Turchia, Siria, Sudan e Palestina, accusandoli di ”ordire trame per destabilizzare il territorio libico”.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)