di Giancarlo Grassi
La dipartita di Stefano Fassina dal Pd, lascia costernati coloro che ne seguivano le coraggiose gesta e gli arguti pensieri. Ancor più costernati coloro che vedono come il nuovo che avanza, che pretende di avanzare, nella sinistra [sic] italiana sia rappresentato da un incontro che Stefano Fassina terrà nel prossimo luglio con Pippo Civati e con Sergio Cofferati, l’uomo che in nome del Pd ha fatto perdere il Pd in Liguria, rendendo di fatto la Regione ingovernabile.
Prevediamo, tra il serio e il faceto, l’immediato recupero di un paio di punti percentuali del Pd nei sondaggi, e non riusciamo a capacitarci di non poter seguire ancora una volta via streaming i suoi isterismi alla volta di renzi, per essersi sentito insultato. Per seguirne le clamorose gesta, possiamo sempre ripiegare sulle insulse trasmissioni del prode Belpitro sull’ammiraglia Mediaset, nata per amareggiare i poveracci che scelgono quella rete per darsi il buongiorno.
Fassina è morto. E fors’anche Civati. E se ci fosse coerenza, essendo stati elletti nelle file del Pd ed avendo abbandonato, lascerebbero il parlamento. Ma questa è un’altra storia.
(24 giugno 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)