Che Netanyahu abbia perso il senno spalleggiato e sostenuto da presidenti boccaloni e da stati che vogliono il controllo su quell’area, è noto. La sua follia distruttrice passa dal 7 ottobre, dall’orribile attacco di Hamas, e dalla follia distruttrice, totalmente sproporzionata, che il primo ministro sotto scacco (che andrebbe in galera se non rimanesse al potere), ha messo in atto per onorare i desideri folli dei coloni di ultra-destra che lo sostengono accecati dall’odio e dal colonialismo più bieco.
Che tutto questo venga dal primo ministro eletto da un popolo sterminato dai nazisti nell’orribile II Guerra Mondiale del secolo scorso, non merita che poche parole, ma dall’avvisare che a nessun giornalista verrà più consentito di entrare a Gaza al passo successivo di sterminare con droni i giornalisti che a Gaza ci sono già il passo è stato brevissimo: detto e fatto. Israele ha confermato che si è trattato di un attacco deliberato.
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Il filoso e maestro buddista D.Ikeda (1928-2023) fondatore della SGI in uno dei suoi scritti ricorda che “Se la giustizia rimane in silenzio il male prospererà sempre”, per far prosperare il male dunque non rimane che terminare chi lavora per ristabilire la giustizia attraverso una corretta informazione, quasi a dimostrazione della debolezza del male che ha necessità della brutalità e della violenza per mettere a tacere chi denuncia?
Oltre ai crimini orribili contro civili inermi brutalizzati, affamati, violentati, eletti da bersagli vivente dall’Idf, oltre ai bambini colpiti ai testicoli, alla testa, all’addome, con l’intento di uccidere per i quali Netanyahu è condannato dalla storia a pagare un prezzo altissimo ora la follia del governo israeliano, in disprezzo alla popolazione che vuole la pace, usando gli ostaggi – che sono già condannati a morte, se non già cadavere – come scusa per un genocidio che è sempre più tale.
(11 agosto 2025)
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