La flottiglia Thousand Madleens to Gaza annuncia con una nota stampa che sta preparando una nuova flottiglia storica per Gaza, prevista per l’inizio del 2026.
“Dopo anni di bombardamenti incessanti, fame deliberata, furto di terre e genocidio del popolo palestinese da parte di Israele, la lotta non deve fermarsi, seguendo le orme delle flottiglie di cittadini internazionalisti lanciate pochi mesi fa” scrive la nota. “Non daremo tregua al regime coloniale di Israele. Abbiamo fatto una promessa ai nostri compagni in Palestina: inviare flottiglie fino a quando l’assedio illegale di Gaza da parte di Israele non sarà spezzato, il genocidio — che è entrato nel suo terzo anno — non sarà terminato e il popolo palestinese potrà finalmente vivere in libertà e autodeterminazione.
Di fronte ai bombardamenti incessanti, alla fame deliberata, agli omicidi, al furto di terre e al genocidio del popolo palestinese da parte di Israele, non abbiamo altra scelta che continuare la lotta. La situazione odierna è opprimente: il 58% del territorio di Gaza è stato annesso da Israele e il 60% della Cisgiordania è sotto l’occupazione totale israeliana, entrambe illegali secondo il diritto internazionale”.
“Nonostante il cosiddetto “cessate il fuoco” del 10 ottobre 2025″ continua la nota “il genocidio perpetrato da Israele continua senza sosta. Israele ha commesso più di 500 violazioni dell’accordo in sette settimane, uccidendo più di 350 palestinesi. Solo il 24% dei camion di aiuti umanitari che dovrebbero entrare a Gaza ogni giorno in base all’accordo viene autorizzato ad entrare. La fame continua ad essere usata come arma di guerra. Si sta istituzionalizzando una procedura legale per l’esecuzione degli ostaggi palestinesi. I civili vengono uccisi per aver attraversato una linea immaginaria — segnata da blocchi gialli — sulla loro stessa terra, una linea che priva Gaza del 98,5% dei suoi terreni agricoli.
E il progetto di Israele non si ferma ai confini della Palestina. Israele sta ridisegnando i confini e attaccando chi difende i diritti umani, rivendicando libertà e dignità umana per tutti, schierandosi fianco a fianco con chi resiste all’occupazione. Libano, Siria, Yemen e Iran. Ribadiamo che la situazione dopo il “cessate il fuoco” rimane immutata, il genocidio continua e la società civile mondiale deve quindi intensificare le sue azioni in solidarietà con il popolo palestinese”.
In cinque mesi, Thousand Madleens ha riunito migliaia di persone che non si conoscevano. Sono sorte diciotto delegazioni nazionali in tutto il mondo, raccogliendo più di 300.000 euro. Denaro che ha permesso, insieme alla Freedom Flotilla Coalition, di preparare la prima flottiglia di 150 persone di circa 30 nazionalità, che è salpata per Gaza nel settembre 2025.
E’ in preparazione una “una nuova flotta decoloniale di proporzioni storiche. Ci siamo posti l’obiettivo di raccogliere 3 milioni di euro il più rapidamente possibile e di coinvolgere sempre più persone provenienti da settori sempre più diversi. La società civile ha dimostrato un enorme sostegno e si sono uniti a noi decine di assistenti sanitari, marinai, tecnici, avvocati, cuochi, artisti, medici, giornalisti e studenti. Continuiamo ad ampliare le nostre fila e le nostre radici. Numerose organizzazioni politiche della società civile, sindacati e gruppi autonomi navigheranno al nostro fianco. Persone in lotta provenienti da tutto il mondo salperanno per Gaza”.
(23 dicembre 2025)
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