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Cosa vi avevo detto sullo scandalo di Milano? Mi la pensi inscì

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di Marco Biondi

“Mancanza di gravi indizi” di colpevolezza sul reato di corruzione. È per questo motivo e non per difetto di esigenze cautelari, che il Tribunale del Riesame di Milano lo scorso 12 agosto ha annullato il primo degli arresti operati dal gip Mattia Fiorentini, quello dell’architetto Alessandro Scandurra. Stessa decisione poi adottata per il costruttore Andrea Bezziccheri.

Le motivazioni pubblicate qualche giorno fa hanno raccontato cose interessanti.

In sintesi, i giudici hanno sentenziato che la deduzione del GIP per cui, visto che questi professionisti sono stati pagati dal Comune, sono corrotti, è basata su congetture. In pratica, essendo professionisti, gli indagati hanno prestato i loro servizi e per questo sono stati remunerati. La prestazione c’è stata ed è stata pagata, addirittura, a prezzi inferiori a quelli di mercato. Il GIP, invece, aveva sostenuto che ci si trovava di fronte a un fenomeno corruttivo.

Basta leggere i capisaldi delle argomentazioni per comprendere come la posizione del GIP sia stata assurda e basata su congetture, e questa non è la mia opinione, ma è scritto nella sentenza del Tribunale del Riesame.

Sentenza che si riassume nei seguenti paragrafi:

“Nessuna evidenza di pressioni indebite”

“Regolamenti lacunosi e ambigui”

“Semplificazione argomentativa svilente”

“Quadro fattuale confuso”

E cadono anche le prove sul Pirellino: “Quella fattura non è corruzione”

“Non si è accaparrato un progetto al posto di un altro architetto. Non vi è un solo elemento probante”

Anche per Bezziccheri manca la prova del patto corruttivo.

Che dire, con Meloni che monopolizza la TV pubblica e, in piena campagna elettorale, ci racconta dei pasticcini che si mangiava nel pranzo domenicale dai nonni, senza dirci cosa ne pensa, che ne so, della devastazione di Gaza con le sue deportazioni, i razzi sparati sulla folla, i morti per disidratazione e per fame, una popolazione costretta all’esodo senza una meta né una destinazione sicura. La sua opinione non ce l’ha data.
Come non ci ha detto come il nostro Paese ha deciso di muoversi nella creazione di un sistema di difesa europeo, vista la guerra senza fine in Ucraina con l’occupazione russa che non accenna a fermarsi. Non ci ha detto cosa ne pensa degli sconfinamenti dell’aviazione russa su territori della Comunità Europea. E non ci ha detto cosa ne pensa del suo fedelissimo amico Orbán che, col suo diritto di veto, blocca regolarmente tutte le delibere della Comunità che vanno a danno di Putin. Perché lo fa e perché lei continua e non spendere nemmeno una parola contro di lui?

E se è vero che lei è favorevole a sostenere la resistenza Ucraina, come mai non ci spiega perché non trova strano che uno dei suoi vice Premier, continui a difendere e a sostenere Putin e a contrastare le azioni per far finire le loro barbarie nei confronti della popolazione ucraina? Niente, non dice.

Però adesso sappiamo molto di più sulla sua vita privata.

Abbiamo in corso una campagna elettorale nella quale la destra (ma quale centro-destra, di centro c’è proprio poco se pensate a FDI e alla Lega di Vannacci), deve convincere ad essere votata perché la sinistra amministra male e “si fa gli affari suoi”, e un GIP – non uno qualunque, quello di Milano, – monta un caso giudiziario basato su illazioni, screditando in maniera clamorosa la giunta Sala, come se ci si trovasse di fronte ad un “sistema corruttivo permeato in tutte le decisioni immobiliari dell’amministrazione meneghina”, invece che a, possibili, singoli casi di malaffare. Dimissioni, dimissioni hanno subito gridato i verginelli della destra. Adesso, come sempre, invece tacciono tutti.

Come si fa a non pensare a qualcosa di organizzato ad arte?

Allora, gentile Signora Premier, ci faccia un grande favore: torni alle sue pastarelle domenicali e lasci libero da fratelli, cognati e sorelle, il Governo della Nazione. Tanto lei sta facendo niente di meno di quello che faceva Monti, esattamente l’opposto di quello per cui lei ha chiesto di essere votata. Allora tanto vale che tornino Monti o Draghi, che quelli, almeno, qualcosa di politica estera hanno dimostrato di capirci, soprattutto il secondo. Le pastarelle domenicali siamo disposti ad offrirgliele noi, non si preoccupi.

 

 

(22 settembre 2025)

©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

 

 

 

 

 



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