Sigfrido Ranucci non va a La7. Almeno così dicono voci ufficiali de La7 citate da OpenOnline. L’illazione era nata per una frequentazione inconsueta degli ambienti La7 da parte del conduttore sotto scorta che la Rai di Meloni vorrebbe tanto avere fuori dai piedi, frequentazione che aveva fatto pensare a un possibile trasloco.
Niente di tutto questo. Ranucci – spiegano fonti di La7 citate dal quotidiano di Enrico Mentana – ha solo “scritto un libro di prossima pubblicazione per Solferino, che è la casa editrice del gruppo di Cairo, col quale era per questo previsto un incontro in questi giorni”. Dunque niente trasloco, che potrebbe anche volere dire: niente trasloco per ora.
A lanciare la notizia possibile l’agenzia La Presse in un lancio del 13 settembre. Dopo il bye bye di Monica Maggioni che ha salutato la Rai ad agosto, manca solo la dipartita di Ranucci per completare il processo di distruzione della televisione di stato che lascia andare ad uno ad uno i conduttori storici e favore di civil servant in cerca di notorietà e poltroncine insensibili all’appiattimento totale dell’informazione “sacrificata sull’altare del controllo politico”, per dirla con le le parole della presidente della Commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia.
Parole che in Rai, come è noto, contano pochissimo. E non per demerito della presidente.
(14 settembre 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)