di P.M.M.
Siamo bombardati, certamente anche voi lo siete, da notifiche da sedicenti siti d’informazione che, contrariamente alle regole europee e in nome di un famelico click-bait che sembra non conoscere limiti se decenza, rifiutano di farti proseguire nella navigazione se non accetti i cookies. Per come siamo fatti noi non c’è niente che possa convincerci ad accettare regole che non vogliamo accettare, tuttavia ci sono domande che vengono spontanee, come certe flatulenze.
Se non ho l’obbligo di legge di accettare i cookies ma posso accettare la profilazione essenziale che è quella che consente di raccogliere informazioni sul traffico, ad esempio gli analytics di Google, perché devo essere obbligatə a dare l’ok a tutto per leggere un colo contenuto pena l’impedimento di accedere al sito?
Mica sono robe importanti (e, sia detto per inciso, basta rivolgersi all’AI con il titolo dell’articolo e questa ti sciorina molte informazioni in più, con riferimenti alle fonti, sulla richiesta fatta), tuttavia ci si chiede perché questo paesucolo popolato di ometti debba sempre trovare il modo di applicare regoline e regolette personalizzate per complicare la vita altrui.
Del resto basta guardare la sempre crescente idiozia di certi spot pubblicitari per rendersi conto che più applichi regole e regolette più la gente ci casca: predicando il contrario. O no?
(15 giugno 2025)
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