di Samuele Vegna
Circondati. A terra. Picchiati. Ammanettati.
Circondate. A terra. Picchiate. Ammanettate.
Cirocondatə. A terra. Picchiatə. Ammanettatə.
Così ci vogliono, tutti i fascisti del mondo. Così l’ideologia fascista rimasta e cresciuta, il nuovo nazifascismo trasversale e internazionale vuole punirne cento per educarne miliardi. La repressione del dissenso non è mai stata così forte e non smetterà di crescere.
Noi attivistə, che ci mettiamo la faccia, noi che cerchiamo di far respirare libertà e che soccorriamo gli affamati come faceva quello che hanno ammazzato in croce; faremo la sua fine, giustamente in suo nome – perché sappiamo come certi politici utilizzino la religione per avere successo e per dividere i popoli, anziché cercare di unirli in un suggello di fraternità.
La notizia del rapimento di Greta Thumberg e dell’equipaggio della Freedom Flotilla da parte dell’esercito israeliano verrà presto usata dai media e dai politici di estrema destra fascista del mondo, sto pensando a Donald, ma anche a Matteo o a una certa Giorgia. La chiameranno scafista. La chiameranno criminale. Forse la uccideranno, di sicuro la umilieranno, anche in quanto donna, non solo in quanto attivista per il popolo palestinese, senza più acqua, cibo, case e ospedali.
Noi possiamo scegliere se assistere inerti, o se fare un passo verso la speranza.
Per esempio, anche votare al referendum e chiamare venti persone a testa per farle votare, sarebbe già qualcosa, anche se so che oramai, è troppo tardi, in un Paese così ignorante, diviso e senza più alcuno stimolo culturale per migliorare.
Spero soltanto, dai miei trent’anni, di non morire fascista.
#FreeGreta #FreePalestine
(9 giugno 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)