di Marco Maria Freddi
Aver paura della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica è una caratteristica del politico medio italiano.
La partecipazione (se poi deliberativa, apriti cielo!) è vissuta come un fallimento del sistema dei partiti ed anche la questione voto on-line per le primarie del Partito Democratico, un riflesso, una occasione mancata per dare un segnale di visione aderente alla realtà del XXI secolo. Un fallimento, quello della politica, decretato dall’affluenza alle elezioni comunali della mia città così come alle ultime elezioni politiche, il primo partito in città e in Italia è il partito dell’astensione, il partito di chi non riconosce più rappresentanza nel sistema dei partiti.
Ma nonostante il dato di fatto, l’astensionismo sempre più rilevante, il Partito Democratico è riuscito, ancora una volta, a non decidere. La figura del politico medio “democratico” è una figura che non prende mai parte, non sottoscrive mai nulla, il voto di astensione è il suo voto, una classe politica inutile e dannosa che deve essere messa alla porta e questo al netto della loro notorietà in città e nel Paese.
Occasione mancata che mi auguro serva ancor più a convincere gli indecisi Democratici che la figura di Elly Schlein è la figura di Segretario di cui ha bisogno in Partito Democratico nel 2023, sempre che una volta eletta, abbia il coraggio di rimuovere dal suo cammino tutto ciò che impedisce al sogno Democratico di diventare finalmente vero.
(12 gennaio 2023)
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