di F.F. #Euro2020
Gli Italiani sono i migliori creatori del loro mito. Dategli un po’ di potere, un po’ di notorietà e tireranno fuori cose inimmaginabili. E’ il caso del calcio: capace a rendersi ridicolo anche in presenza di grandi performance sportive, come quella che si sta ottenendo.
La Nazionale Italiana si è rivelata essere principessa della democristianità. E il Chiellini portavoce il distributore di novelle che nessuno scrittore, per quanto fantasioso o sgrammaticato, avrebbe potuto raccontare peggio. Sappiate, amiche e amici Italiani, che i signori della Nazionale non condividono l’immorale Black Lives Matters che li costringe addirittura a doversi inginocchiare in nome di chi razzismo è crepato. Questa è l’unica questione degna di nota di tutta questa orripilante e disumanissima storia di genuflessioni, condivisioni e cialtronismi. Non si rendono conto del problema, o si rendono conto e lo ignorano. Che è peggio.
Perché il punto per l’Italia del Chiellini portavoce è evidentemente la propria libertà di non inginocchiarsi o inginocchiarsi a seconda della scelta dell’avversario. Se l’avversario sta in piedi, anche l’Italia sta in piedi; se l’avversario si inginocchia, anche l’Italia si inginocchia. Per le battute vi rimandiamo al titolo. Per le libertà rivendicate a Orbán e Putin.
Non ci sono risate sufficienti per sommergere questa montagna di nulla che cresce ad ogni respiro. E non ci saranno risate sufficienti per sommergere il ricordo della dichiarazione chielliniana rilanciata dalla FIGC nel bel mezzo di una campagna mondiale a protezione delle minoranze. Tutte. Con le radio e le trasmissioni sportive ad arrampicarsi sugli specchi in difesa dei calciatori italiani che vogliono avere la libertà di inginocchiarsi o no a seconda che lo faccia l’avversario. O non lo faccia.
Sorge il dubbio, dunque, che il problema sia estetico. Insomma già che siamo in campo cerchiamo di capire che se una parte del palco è in piedi e l’altra inginocchiata si crea un fastidioso effetto obliquo. Dunque non è un problema sociale, ma scenografico.
“E non per la campagna in sé, che non condividiamo”.
Senza parole#Figc pic.twitter.com/IFPLfHnili
— Pietro Raffa (@pietroraffa) June 28, 2021
P.S. Quale solidarietà l’Italia del calcio si sente di dover dimostrare al Belgio?
(26 giugno 2021)
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