di Giancarlo Grassi, #Politica
L’europeista Matteo Salvini è andato ad incontrare il 31 marzo scorso l’ungherese Orbán e il polacco Miraewiecki con l’intenzione di formare al Parlamento europeo un gruppo illiberale che vorrebbe chiamare “Rinascimento europeo” e sarebbe più numeroso di tutti gli altri.
Visti i componenti del gruppo politico futuro possibile, che metterebbe in seria difficoltà il Parlamento europeo e le politiche europee con il chiaro intento di mettere in difficoltà il parlamento europee e le Politiche europee, Matteo Salvini europeista per opportunismo in Italia e sovranista illiberale per credo in Europa, concorrerebbe così alla formazione di un’Europa ancora più debole, meno impegnata sui temi ambientali e del rilancio dell’economia e dell’occupazione, ma soprattutto di un’Europa meno democratica, illiberale e dove le libertà democratiche individuali vengono limitate e si riducono i diritti dei lavoratori e delle donne.
La conferma è che la Lega di Salvini, al governo europeista in Italia, è in realtà un pericolo per l’Europa – ergo lo è per l’Italia e per il progetto di Stati Uniti d’Europa che affonderebbe definitivamente i sogni di gloria di Putin, grande destabilizzatore del progetto europeo grazie alle potenti triangolazioni europee tra i tre protagonisti di cui sopra.
Come vedete, trionfalismi a parte, la sconfitta di Trump negli USA non è assolutamente sufficiente a sconfiggere i progetti suprematisti di democrazie illiberali di Orbán, Miraewiecki e della Lega salviniana, senza considerare che anche Meloni sta lavorando alacremente sul rimodernamento dell’ideologia fascista di mussoliniana memoria. Certo con un nuovo look alla Le Pen.
Qualora a sinistra ci si voglia dare una svegliata non sarà mai troppo tardi.
(2 aprile 2021)
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