di Giancarlo Grassi #Politica twitter@gaiaitaliacom #Commenti
Non ci si dovrebbe stupire in Italia di alcune cose. Due particolarmente. La prima riguarda le bufale di Salvini su tutto ciò che è bufalibile considerando che le sue grida servono a nascondere il fallimento della sua politica, del suo partito, l’inesistenza di tutto ciò di cui parla, della sua strategia della propagazione di valori nei quali nemmeno lui crede, perché lui stesso è avaloriale. Insieme a tutte le note questioni giudiziarie di cui l’uomo e il partito sono circondati… Meglio parlare di inesistenti prelievi dai conti correnti. Mai decisi. Mai proposti. Da nessuno…
Chi continua a credergli è preda di un infantile misticismo politico acritico che non gli consente di distinguere quella che crede essere onnipotenza da ciò che è invece fanfaronaggibne allo stato puro. Le grida servono a nascondere le fanfaronate. Salvini in realtà quando parla non dice nulla. Assolutamente nulla.
La seconda cosa che non dovrebbe stupire è il direttore di telegiornale che fa il suo mestiere di gornalista equilibrato e poi lancia un messaggio al suo editore per dirgli “tranquillo, abbiamo fatto il nostro mestiere di cronisti e mi sono già dissociato dalle dichiarazioni che possono apparire scomode”, ciò che stupisce è che ci sia qualcuno che si stupisce.
In questo paese tutto fa tappezzeria, persino chi sta allo stesso posto per quarant’anni e poi finge di indignarsi perché in questo paese i giovani non hanno opportunità.
(13 aprile 2020)
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