di Giovanna Di Rosa #Economia twitter@gaiaitaliacom #spread
Mentre i telegiornali di regime, parliamo dei nostri, impazziscono fornendoci notizie terribili sullo stato delll’economia turca con lo spread a 280, il valore della Lira a -30% in pochi giorni o giù di lì e i risparmi dei Turchi alle ortiche, o maledetto sia Erdogan che grida maledetti siano i golpisti, gli stessi telegiornali di regime i guardano bene dal dire che il 13 agosto scorso lo spread italiano era a 278,8 punti, non troppo distante da quello turco, e che in 4 mesi è più quintuplicato con conseguente aumento di qualche miliardo degli interessi passivi, aumento dei tassi sui mutui e l’importante è che Salvini si faccia fotografare in barca e gridi al negro, al negro.
Per fortuna i mercati internazionali si sono presi la briga di telefonare a Giorgetti, immaginiamo, avvisandolo: “Guarda che a fine agosto” (perché le crisi ti avvisano sempre prima e ti danno anche le date precise così che tu possa predisporre l’adeguata propagadanda per frenare il malcontento dell’opinione pubblica che si vede devastare i propri risparmi, mentre tu guadagni 15mila euro al mese a spese loro, e chiami ladri gli altri che non hanno da mangiare e che fanno i lavori che i tuoi concittadini, che di lavorare non ne hanno più voglia, non vogliono fare), “rischiamo di essere costretti a romperti le adorabili terga (finanziariamente parlando)”. Poi aggiungono, ma questo Giorgetti non lo dice, “perché il tuo governo non sta facendo un accidente e da quando vi siete insediati non avete mosso un dito che non fosse per fare propaganda nascondendo la realtà dei fatti, quando a settembre dovrete presentare il DEF salterete in aria e con voi rischia l’Italia tutta“.
Proprio l’Italia che li ha votati. Perché gli Italiani, esperti in tutto, sono esperti anche nell’eleggere cialtroni.
Giorgetti si è travestito da veggente ed ha annunciato all’Italia tutta che “verso fine agosto potremmo essere sotto attacco dei mercati”. Pronta la reazione di Luigi Di Maio che minaccia i mercati finanziari, perché lui vale, e ricorda a questi mercati finanziari che al governo non “c’è più Berlusconi” ma c’è uno che vale, che sarebbe poi Di Maio. I mercati, terrorizzati, hanno chiuso la bocca. Poi muoveranno i capitali.
Quando lo spread salirà oltre i 400 punti, tra pochissimo e vorremmo sbagliarci, ricordatevi dell’articolo di questa demente che scrive su ‘sto giornalaccio multilingue la quale notava come la propaganda preventiva di stampo sovranista-pro-Putin non serva né a risanare i conti, né a creare lavoro, né a salvare il culo di chi lavora sul serio e non può permettersi né le fidanzate su Rai Uno, né la barca, né le foto sui quotidiani, né di far parlare Giorgetti come se fosse la Wanna Marchi degli Oracoli, né di aizzare i cani contro chi denuncia ingiustizie.
Almeno la decenza dai rappresentanti di governo, se ce l’avessero, ce la permetteremmo, ma questi sono tempi sguaiati di gente disperata che vota l’ignoranza e l’incultura. E comunque lo spread incontrollabile sarà colpa di Renzi. Qualcuno, già che ci siamo, avvisi anche Martina. Così avrà un po’ di propaganda disponibile anche lui.
(14 agosto 2018)
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