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“Le Grotte”: Arte Buddhista di Dunhuang, a Ca’Foscari, a Venezia. L’Arte vista da Emilio Campanella

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di Emilio Campanella #Arte twitter@gaiaitaliacom #Cultura

 

 

Solo sino all’8 aprile si potrà visitare la mostra: Il gioiello della Via della Seta: Arte Buddhista di Dunhuang, a Ca’Foscari, a Venezia. L’esposizione ha già toccato il Paul Getty Conservation Istitute di Los Angeles e la Prince’s School of Traditional Arts di Londra. Un’ ampia, intelligentemente didattica mostra d’arte e cultura su luoghi di grandissimo fascino, grazie a riproduzioni accuratissime di affreschi, statue, rilievi di templi, modelli esplicativi di tecniche di scavo di cappelle rupestri.

Uno dei grandi meriti della manifestazione, e non è l’unico sta nell’essere dichiaratamente didattica e composta di sole riproduzioni, peraltro stilisticamente perfette ed in scala 1:1 di capolavori antichissimi e di grande bellezza. Non ci si spaccia per esposizione di opere autentiche, come spesso accade negli ultimi anni, e non solo in ambito di arte antica od orientale. Onestamente viene presentata la mostra per ciò che espone e per il valore e la qualità scientifica di copie di pregio. I luoghi di grande suggestione, favoleggiati ed affascinanti non sono lontani dal Deserto del Gobi, ed anche Marco Polo ne parlò. Questo il legame con Venezia, oltre alla cosiddetta Via della Seta i cui commerci arrivavano in laguna.

Un altro dei meriti dell’esposizione sta nel vantaggio di potersi avvicinare senza troppo timore a riproduzioni di valore, ma non fragili come gli originali; di poter guardare a lungo e da vari lati le sculture presentate ed anche le esemplificazioni di tecniche di lavoro per la loro realizzazione, siccome si tratta di intelaiature di legno e paglia stuccate e dipinte.

Le datazioni partono dal IV secolo d.C. e questo fa si che molteplici influenze religiose si siano sovrapposte ed amalgamate, così come usi e costumi di differenti popoli che si sono avvicendati, delle molte culture che di qui sono passate ed hanno lasciato i loro segni, creando palinsesti di grande complessità. Accompagna la mostra, un accurato catalogo di rara eleganza editoriale, che guida in questo viaggio verso luoghi lontani seimilaquattrocentosessanta chilometri da Venezia. Ne risulta il desiderio di visitare da vicino tali meraviglie.

Si tratta di settecentotrentacinque grotte in totale, con lunghezza di milleseicentottanta metri, oltre duemila statue e quarantacinquemila metri quadrati di dipinti parietali. Per orientarsi in tutto questo, l’esposizione, su due piani, si divide in sette sezioni tematiche per guidare il visitatore e focalizzare la sua attenzione: Il maestoso palazzo del Buddha; Musiche e danze nella Terra Pura; Architettura; Costumi e make up; Motivi Ornamentali; Pitture murali; Conservazione delle grotte di Dunhuang.

La manifestazione é organizzata dall’Università di Ca’ Foscari, dalla Dunhuang Academy, e dalla Dunhuang Culture Promotion Foundation, con il patrocinio del MIBACT e del Comune di Venezia.

 




 

(18 marzo 2018)

©gaiaitalia.com 2018 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

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