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Così Salvini è stato di nuovo trasformato in martire della (povera) patria: proprio geniali

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di G.G.

 

 

 

 

 

Insomma, ci siamo riusciti: in qualche modo, nella nostra italica e totale stupidità – intesa nel senso più nobile della parola – siamo riusciti a trasformare il diabolico Salvini in martire della povera patria. Dopo che il fallimentare leader della Lega è riuscito negli ultimi anni ad inventarsi gli insulti più disgustosi per i napoletani e per la gente del Sud, e sarebbe bastato manifestare pacificamente ricordandoglieli ad uno ad uno, la rabbiosa ed inconsulta (e sempre ingiustificata) violenta reazione degli anti-Salvini all’interno di una manifestazione che la straordinaria ironia del popolo napoletano aveva già trasformato in un successo straordinario. Cosa è successo? Ha prevalso la stupidità e la stupidità ha fatto prevalere il gioco di Salvini che è quello di provocare gratuitamente in modo da utilizzare le reazioni dettate dalla stupidità a proprio favore. Le violente anti-Salvini lo hanno trasformato in un martire. Povera Patria. Salvini reclama il suo diritto a visitare Napoli dopo che definiva la città partenopea “Napoli Colera”. Pare, ma non è certo, che abbia dichiarato che a Napoli bisogna fare “piazza pulita”. Il sindaco di Napoli, da parte sua, coglie l’occasione per attaccare il governo (“Sono il Sindaco quindi lo Stato sono io”, che non è proprio un ragionamento raffinato alla “cogito ergo sum”) e se la prende con Minniti che avrebbe “imposto” Salvini alla città in occasione della Fiera d’Oltremare. Ci tiene a sottolineare però, l’arguto e verbalmente moderato De Magistris che non ha partecipato al corteo perché “Non era il corteo del sindaco. Era stato indetto da pezzi della città vera, ed è stato un corteo molto bello. Fino a quando episodi violenti hanno sporcato la forza politica di quell’iniziativa. E’ assolutamente necessario distinguere tra i veri napoletani e i violenti che nulla a che fare con Napoli e la sua storia”. Come si può affermare nello stesso momento di essere il “sindaco” e quindi “lo Stato” e poi parlare di una manifestazione nella città che si governa dicendo che “non era il corteo del Sindaco? Violenze e successi vari durante la manifestazione contro la discesa del Principe dei Barbari a Napoli sono serviti solo a dare ragione ai sostenitori del Principe dei Barbari che si difende dicendo di non avere mai pronunciato frasi contro Napoli. Nel 2009 cantava: “Senti che puzza, scappano anche i cani. Sono arrivati i napoletani…Son colerosi e terremotati…Con il sapone non si sono mai lavati…”.



 

(13 marzo 2017)

 



 

 

 

 

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