di Gaiaitalia.com
Nelson Gandulla, direttore della Fondazione Cubana per i Diritti LGBTI, è stato fermato dalla Polizia dei Castro ed interrogato per due ore e mezzo, il 10 dicembre scorso – Giornata Mondiale per i Diritti Umani – negli uffici Immigrazione della Capitale cubana. Ad interrogare il giovane due alti ufficiali della Sicurezza dello Stato al soldo dei Castro.
Gli ufficiali volevano sapere quali siano le organizzazione sudamericane e di altri paesi che finanziano i viaggi di lavoro di Gandulla per i Diritti LGBTI e lo “informarono” che dette organizzazioni approfittano della sua presenza solo per “riempirsi le tasche”, senza avere nessun interesse nelle questioni LGBTI dell’Isola, ma solo quella di disprezzare l’operato del CENESEX di Mariela Castro figlia del presidente Raul che si è arrogata il diritto di rappresentare le persone LGBTI cubane secondo i dettami della filosofia castrista. Gli ufficiali hanno poi insistitio nella richiesta a Gandulla di unire la sua organizzazione al CENESEX della figlia di Raul, cosa che l’attivista si è rifiutato di fare. Ha anzi denunciato come sia proprio Mariela Castro ad impedire alla sua organizzazione qualsiasi tipo di collaborazione con il CENESEX, dato il suo rifiuto di sposarne le ideologie e le sue forme di attivismo.
Gandulla è stato minacciato insieme alla sua famiglia di pesanti ritorsioni fisiche qualora non la smetta con le sue attività, minacciando addirittura di imprigionarlo, per la sua attitudine di “disprezzare” Mariela Castro e le sue attività, oltre che per “maldicenze” nei confronti della figlia del presidente paladina [sic] dei diritti LGBTI dell’Isola. A Gandulla è stato anche ricordato che potrebbe essergli impedito di uscire dal paese, a causa delle sue attività.
Nelson Gandulla aveva partecipato, insieme ad altri attivisti LGBTI, all’incontro “L’Attualità Cubana dal punto di vista della Società Civile, organizzato dall’Osservatorio Cubano dei Diritti Umani di Madrdi lo scorso 17 nvoembre.
E proprio dall’Osservatorio Cubano dei Diritti Umani di Madrid abbiamo ricevuto il comunicato stampa che, tradotto e con qualche commento caustico in più, avete appena letto.
(11 dicembre 2016)
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