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Non sarà mai detto con troppa enfasi che Salvini non rappresenta certo le forze dell’ordine

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Leghistidi Daniele Santi

 

 

 

 

 

 

 

 

Svuotato a destra da un M5S molto più abile nel creare panzane ed assai più convincente nel divulgarle, Salvini delle Magliette cerca di accreditarsi dove può, e soprattutto come può. Ora è la volta della Polizia: il leader leghista di tutte le intolleranze cerca a tutti i costi di impadronirsi dell’investitura a leader del centrodestra (già scavalcato da Berlusconi, con la genialata di assurgere Parisi a coordinatore di Forza Italia) e solletica i pochi che nella Polizia, legittimamente, si riconoscono ancora nel suo movimento promettendo addirittura “mani libere” qualora fosse presidente del Consiglio. Cosa intenda con la sua boutade d’agosto non lo spiega. Intanto per le “mani libere” alle forze dell’ordine occorrerebbe un altro, profondo, cambiamento costituzionale o, in via sudamericana, un colpo di Stato. Se è da quelle parti che Salvini intende viaggiare lo dica.

 

Ma nemmeno la Polizia lo segue, perché indossarne provocatoriamente una maglietta non significa sposarne i principi. Così che il segretario del Siap, Sindacato di Polizia di Genova, Roberto Traverso dice chiaramente che non è accettabile che “un politico come Salvini possa continuare a permettersi d’indossare spocchiosamente la divisa della polizia di Stato promettendo che una volta al potere utilizzerà poliziotti o carabinieri per una sorta di delirante demagogica e pericolosa pulizia etnica”, e taccia di “atto gravissimo” la messa in scena del leader leghista “al quale purtroppo il Salvini ci sta abituando dopo la prima vergognosa messa in scena alla quale abbiamo assistito durante un inquietante comizio di un sindacato di polizia autonomo. Si tratta dell’ennesimo atto provocatorio davanti al quale i poliziotti democratici prendono le dovute e doverose distanze”, è durissima la nota stampa di Traverso. Anche il segretario del Silp Cgil Daniele Tissone interviene sulla questione e definisce la sortita di Salvini “intollerabile” e “inaccettabile, come lo sono le frasi del tipo: ‘Quando saremo al governo polizia e carabinieri avranno mano libera per ripulire le città’ (…) Salvini si rende conto oppure no di quello che dice? (…) Polizia e forze dell’ordine stanno dalla parte dei cittadini e delle leggi, tra mille difficoltà e disagi ma, sempre e comunque, al servizio della nostra democrazia e dello stato di diritto. I poliziotti democratici respingono perciò al mittente l’appello di Salvini che, ancora una volta, ha perso un’occasione utile per tacere soprattutto se ripensiamo a quando il suo partito era al governo e ai tagli miliardari alla sicurezza che ha prodotto e con i quali ci troviamo, nostro malgrado, giornalmente alle prese, per garantire minimali standard di sicurezza con un’età media procapite elevatissima, scarsità in tecnologie e mezzi. Credo che stavolta, Salvini abbia veramente passato il segno”.

 

 

 

 

 

 

 

(17 agosto 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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