di Filomena Filippetti
Mentre Stefano Tilli commentava alla sua maniera la semifinale del giorno precedente, nella quale il sudafricano Wayne Van Niekerk era arrivato secondo, cosa che lo aveva relegato alla corsia numero otto, l’atleta pensava a correre. E a che correre! Partito come un fulmine, faceva i primi 200 metri in 20″70 (!) e, imprendibile sull’ultimo rettilineo, chiudeva in 43″03, nuovo primato mondiale che cancella il 43″18 di Michael Johnson realizzato a Siviglia nel 1999. Argento per il campione olimpico uscente, il grenadino Kirani James, in 43″76, terzo posto per LeShawn Merritt, campione olimpico nel 2008 a Pechino, in 43″85.
Usain Bolt ha ora un cliente scomodissimo sulla strada della medaglia d’oro dei 200m, e l’atletica mondiale trova un potenziale dominatore delle specialità dei 200 e 400 metri piani, come fu proprio ai tempi di Michael Johnson.
(15 agosto 2016)
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