di Il Capo
Un paio di ore fa ci siamo divertiti a seguire gli scambi, conditi delle solite battute offensive, dei ciechi e sordi creduloni che nelle scie chimiche e nelle balle spaziali hanno trovato un nuovo punto di riferimento, dopo avere creduto per anni al nuovo miracolo italiano che, di italiani, ne arricchiva solo uno. Attorno alle 20 (non ricordiamo) abbiamo pubblicato il tweet che vedete qui sotto, ironizzando sulla “piazza piena” di cui i poveracci a 5 stelle vaneggiavano su Twitter.
Parlano di una piazza piena https://t.co/hgJrWVifdf Donna Raggi dei Miracoli #amministrative2016 @M5S_No_Grazie pic.twitter.com/P7HiMEsnNH
— Gaiaitalia.com (@gaiaitaliacom) 3 giugno 2016
Oltre a ricevere la solita scarica di insulti, un paio dei quali al vaglio del nostro legale col quale decideremo se procedere o no, abbiamo visto di nuovo, con estrema chiarezza, il grado di cecità fanatica con il quale il sedicente messaggio rivoluzionario del M5S viene ricevuto grazie all’abilità del marketing della setta grillina, che colpisce esattamente dove deve colpire: tra i poveri in spirito. Nel corso delle ore successive, i messaggi sui social si susseguivano, compresi quelli relativi a ciò che la candidata Raggi alla poltronissima capitolina dichiara di percepire (€ 10mila annui, non che siano fatti nostri), con relative osservazioni su chi, allora, pagasse la sua campgna elettorale che tra palchi di fine campagna e storie varie qualcosina dev’essere pur costata…
Domanda: Se la #Raggi sta sui 10.000€ netti l’anno, chi gliela sta pagando la campagna elettorale? pic.twitter.com/NF69jBPphu
— Giorgio Faso (@siceid) 3 giugno 2016
Nel corso della serata abbiamo letto numerosissimi tweet che inneggiavano a Piazza del Popolo piena di forse-elettori di grillica matrice osannanti Donna Raggi dei Miracoli: a tal proposito postiamo qui in basso una fotografia scattata alle 21.44 e postata da un utente
Foto col buio di pizza del popolo di otto minuti fa, 21,44
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) 3 giugno 2016
che ci permette di approfondire ulteriormente, cinque minuti prima che cali il silenzio pre-elettorale (che non proibisce i commenti), il nostro pensiero sulla setta a 5 Stelle. Che la piazza fosse piena o no francamente ci interessa relativamente, ci interessa contrastare un modo di informare sui fatti diretto, via social, soltanto a chi la pensa come colui che posta e che vede sbugiardato con offese di vario genere, molte delle quali da querela, l’avversario politico che non è più avversario: è nemico da distruggere.
Ci basta questo per essere contro tutto ciò che oggi rappresenta il M5S. Ci basta questo per essere contrari alla rabbia, alla violenza verbale, l’ignoranza, la grettezza, il fascismo intellettuale che il M5S, al pari della Lega di Salvini, sobilla con il suo linguaggio moralmente ed eticamente inaccettabile.
La piazza piena non toglie nulla al pericoloso populismo degli incapaci di cui il M5S è portatore: L’eventuale vittoria di Donna Raggi dei Miracoli nulla aggiungerà all’insipida sindaca e non cancellerà l’inquietante e telecomandato nulla da Ella rappresentato durante la campagna elettorale. Finché esisterà libertà di voto in Italia si siederà sulla poltrona agognata colui che ha ricevuto più voti e noi difenderemo quel diritto. Il diritto all’offesa, alla falsità, all’odio verso il nemico presunto, alla diffamazione, all’invenzione di verità parallele, alla protervia ed al fascismo intellettuale, quello no: non lo difenderemo mai. Ed ogni volta che sospetteremo che le piazze siano piene di quella roba lì, che ciò che quelle piazze rappresentano celi un possibile pericolo per la democrazia, combatteremo, civilmente e coi nostri mezzi, ogni movimento politico. Piaccia o no.
Buon voto a tutti.
(4 giugno 2016)
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