di Giovanna Di Rosa
L’esponente a 5Stelle indagato a Livorno, il M5S dei miracoli livornesi è d’esempio per l’Italia tutta, indagato per falso e bancarotta non è “obbligato” a dimettersi perché, lo ha detto Donna Virginia Raggi già convinta di essere un personaggio politico di spicco, “Non ci sono dimissioni immediate per un avviso di garanzia”.
Non possiamo non essere d’accordo noi che garantisti lo eravamo anche prima di Donna Raggi, ma ci chiediamo come mai la regola valga per i compagni di movimenti della candidata alla poltronissima di Roma e non invece per gli esponenti degli altri partiti che si trovano nelle stesse condizioni. Sappiamo benissimo che non c’è una legge che impone a chi riceve un avviso di garanzia di dimettersi, l’avviso di garanzia è un atto dovuto, ti stanno dicendo “stiamo indagando su di te, ma non significa che sei colpevole”. Questa la questione “avviso di garanzia”.
Ma il modus propagandi che dal server immonda l’aere, e dalla tv prona ai pentastellati arriva nelle case degli italiani con il suo 6/7% di share, e magari la presenza grillina lo fa salire un po’, dice altro. Secondo la raffinata propaganda ad uso interno degli esponenti a 5Stelle un esponente grillino che riceve un avviso di garanzia non si deve dimettere, gli appartenenti agli altri partiti ai quali succede la stessa cosa (e quelli del Pd in primis) sono dei delinquenti e devono marcire in galera. O poco ci manca.
La simpatica affermazione della candidata alla poltronissima di Roma nel video de La7 (e quale tv sennò?) condita di non so, non entro nel merito, la situazione di Livorno non la conosco, con Donna Merlini naturalmente d’accordo, o che bel la piaggeria.
(20 aprile 2016)
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