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Terrorismo a Bruxelles, attacco al cuore delle istituzioni europee

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Bruxelles Metropolitana Attaccodi Giancarlo Grassi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pur essendo lontani da un racconto della realtà corrispondente a ciò che è successo, cerchiamo di ricostruire gli attacchi terroristi che hanno sconvolto Bruxelles, che è capitale Europea.

 

Attorno alle otto del mattino del 22 marzo, un kamikaze si è fatto esplodere all’aeroporto di Bruxelles coinvolgendo nella sua folle morte altre tredici persone, mentre i feriti sarebbero una quarantina; quasi contemporaneamente alla prima esplosione una seconda, nella stessa area dell’area imbarchi. Più o meno quaranta minuti dopo un’esplosione in un vagone della metropolitana della Capitale, alla stazione di Maalenbeek che è la fermata che corrisponde all’ingresso della zona degli uffici dell’Unione Europea, ha provocato una ventina di morti più un numero imprecisato di feriti.

 

Le autorità belghe erano state avvertite dell’imminenza degli attacchi, ma purtroppo non era stato possibile individuare i responsabili presunti degli attacchi né i luoghi degli stessi. Viene da chiedersi, spontaneamente e senza nessuna polemica – se fosse vero che nell’aeroporto di Bruxelles sarebbero stati rinvenuti ordigni inesplosi – come gli ordigni siano potuti entrare e come l’attentatore suicida sia potuto entrare in aeroporto carico di esplosivo ed armato (se è vero che ha sparato prima di farsi saltare in aria).

 

Le altre considerazioni, quelle che rischiano di essere solo speculazioni, le lasciamo a chi è esperto in questo campo. Proviamo, per una volta, ad informare e basta. La guerra che il sedicente Stato Islamico sta combattendo contro civili innocenti per vendicare, a suo dire, i civili innocenti che l’Occidente avrebbe ucciso non può avere futuro e non l’avrà. L’intolleranza e le azioni inconsulte, perché è in quella direzione che il Califfo Nero vuole spingerci, potranno farci più male dei suoi attentati. E’ vero però che la politica una risposta seria a ciò che sta succedendo deve darla, e darla in fretta. E’ altrettanto evidente che quella risposta non può essere lasciata a Donald Trump ed ai suoi emuli europei.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(22 marzo 2016)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2016 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

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