di Gaiaitalia.com
“Mai si era vista nel nostro Paese una così massiccia discesa in campo di giuristi a favore di una buona legge sulle coppie gay e lesbiche, ed è significativo che questo accada in nome dei diritti dei bambini, che qualcuno vorrebbe sacrificare sull’altare delle ideologie degli adulti”.
Così il senatore PD Sergio Lo Giudice, portavoce nazionale di ReteDem, attraverso un comunicato stampa giunto alla nostra redazione, saluta l’appello “Unioni gay, i bambini innanzitutto” promosso dal portale di studi giuridici www.articolo29.it e sottoscritto da più di trecento giuristi, fra cui alcuni dei massimi accademici italiani (da Vladimiro Zagrebelsky a Luigi Ferrajoli, da Giuditta Brunelli a Paolo Cendon, da Gilda Ferrando a Paolo Ridola, da Andrea Pugiotto a Gaetano Azzariti) e dei più noti magistrati o ex magistrati (Edmondo Bruti Liberati, Melita Cavallo, Livio Pepino, Elena Paciotti e molti altri, oltre a Magistratura Democratica). L’appello, reso noto il 12 gennaio, chiede al Parlamento di approvare la possibilità di adozione del figlio del partner prevista dal disegno di legge sulle unioni civili. “Queste bambine e questi bambini esistono – scrivono i giuristi – . Il Legislatore non può cancellarli, non può voltarsi dall’altra parte, ignorandone le esigenze di protezione”.
“In questa legislatura – ricorda Lo Giudice – l’orientamento del Parlamento a mettere in primo piano l’interesse prevalente del minore è stato univoco, dalla definitiva abolizione della differenza fra figli naturali e figli legittimi alla possibilità data alle famiglie affidatarie di adottare i bambini a loro affidati da lungo tempo. Fra due settimane il disegno di legge 2081 sulle unioni civili arriverà nell’aula del Senato: quello sarà il momento in cui si deciderà se riesumare la distinzione fra figli e figliastri di cui questo Parlamento aveva con orgoglio rivendicato il superamento o riaffermare la centralità dell’interesse dei bambini alla stabilità delle proprie relazioni familiari”.
(12 gennaio 2016)
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