di Gaiaitalia.com
Amnesty International rende noto con un comunicato che Pierre Claver Mbonimpa, presidente dell’Associazione per la tutela dei diritti umani e delle persone detenute in Burundi, uno dei più noti difensori dei diritti umani del paese, è scampato a un tentato assassinio nella capitale Bujumbura nel pomeriggio dello scorso 3 agosto giornata in cui, già dal mattino, si erano sparse voci incontrollate sul suo omicidio.
E’ stato un uomo non identificato a sparargli mentre Mbonimpa lasciava il suo studio. Incarcerato da maggio a settembre con l’accusa di uso di documenti falsi e minaccia alla sicurezza dello stato, l’attivista noto in tutto il mondo, è diventato uno dei bersagli della repressione iniziata quando, all’inizio dell’anno, sono cominciate le proteste nel paese contro la decisione del presidente Pierre Nkurunziza di candidarsi per la terza volta alla guida del Burundi. Non solo Mbonimpa, ma molti difensori dei diritti umani e giornalisti sono stati costretti a lasciare il paese.
Il 2 agosto scorso Esdras Ndikumana, corrispondente dal Burundi per Radio France Internationale, era stato arrestato e picchiato per ore, prima di essere rilasciato con un dito rotto. La sua colpa? Avere trasmesso un servizio dalla scena dell’omicidio del generale Adolphe Nshimirimana, alto consulente per la sicurezza del presidente Nkurunziza e per nove anni direttore dell’intelligence del Burundi.
(5 agosto 2015)
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