di Daniele Santi
Il giornalista Andy Kopsa, in un recente articolo pubblicato da The Nation, ha reso noto che l’onda di omofobia e di odio anti-gay che ha investito l’Uganda e che ha poi portato all’approvazione del famigerato Anti-gay Bill, è stata finanziata con dollari americani e che l’intera operazione era a conoscenza della Casa Bianca.
L’articolo si intitola Obama’s Evangelical Gravy Train, e lancia un durissimo j’accuse contro il finanziamento coi soldi delle tasse di gruppi religiosi antigay, nonostante le promesse di Obama di porre fine al finanziamento dei gruppi che incitano alla discriminazione, all’odio ed al razzismo.
Secondo l’articolo, il 24 marzo scorso, l’amministrazione Obama aveva annunciato un taglio di “6.4 milioni di dollari, per dimostrare il supporto ai gruppi LGBT in Uganda, ai gruppi religiosi che formano l’ Inter-Religious Council of Uganda, dato che le loro azioni non riflettono i nostri valori“.
Secondo gli attivisti ugandesi per i diritti delle persone LGBT, gli USA erano stati avvertiti 18 mesi prima delle attività antigay dei gruppi religiosi da loro finanziati. Le autorità USA erano state altresì avvertite che il denaro che serviva per finanziare attività di prevenzione e cura dell’HIV venivano utilizzati per altri fini, tra i quali il fomentare l’omofobia e l’organizzare attività antigay.
Nonostante le denunce degli attivisti l’Inter-Religious Council of Uganda ha ricevuto somme di denaro pari a 30 milioni dollari, somme che gli hanno permesso di mettere in cantiere un nuovo quotidiano, uscito a febbraio, per supportare le leggi antigay e fare pressioni sul presidente Museveni affinché la legge antigay venisse approvata.
L’articolo, che potete leggere qui, è interessantissimo e non può venire riportato per intero in questa sede, conferma l’influenza che i gruppi religiosi americani di ultradestra complice il governo, hanno esercitato sulle autorità ugandesi affinché l’orrenda legge Anti-gay venisse approvata, con le conseguenze sulla vita delle persone omosessuali di cui tanto abbiamo scritto anche su queste pagine.
(24 luglio 2014)
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