di Daniele Santi
Secondo informazioni dell’Adnkronos riprese da News Republic il ministero degli Esteri italiano ha rilasciato, lo scorso 19 febbraio, il primo passaporto diplomatico a favore di un partner dello stesso sesso di un dipendente in servizio all’estero. la lieta novella è stata data attraverso un comunicato di GlobeMae, la rete dei dipendenti LGBTI della Farnesina che ha naturalmente accolto con “con grande soddisfazione” una misura che giunge come “giunge come prima risposta concreta” ad una serie di richieste per la parificazione dei diritti che l’associazione ha presentato il 9 gennaio all’allora ministro Emma Bonino.
GlobeMae ha reso noto di avere anche inviato una lettera al nuovo ministro degli Esteri Federica Mogherini, in passato responsabile nazionale del Pd per le Pari Opportunità, auspicando che il nuovo vertice del Dicastero “voglia consolidare quanto fin qui fatto e avviare ulteriori modifiche , per rendere effettiva e totale l’equiparazione dei diritti e rimuovere le esistenti discriminazioni (a danno sia dei singoli dipendenti sia delle coppie che esse costituiscono) basate sull’orientamento sessuale”.
Qualora i signori di GlobeMae vogliano anche ricordare al nuovo Ministro degli Esteri che mentre loro lottano per i privilegi dei loro compagni ai quali vengono riconosciuti diritti che la gente comune nemmeno si sogna, fuori dalle rispettabili mura dei loro uffici ci sono persone omosessuali discriminate tutti i giorni che non possono godere dei diritti di uguaglianza che dipendenti della Farnesina – in questo caso – e deputati e deputate eletti in Parlamento invece si sono regalati allegramente.
Nell’attesa che la politica facesse qualcosa per gli altri.
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