Barak Obama ha spiegato ieri, se ce ne fosse stato bisogno, a coloro che pensano che con i diritti si possa giocare, la differenza tra un politico e una lavandaia travestita da politico. Durante il suo discorso di insediamento per il secondo mandato, Barack Obama ha detto: “Il nostro viaggio non sarà complete fino a quando i gay non saranno trattati come tutti gli altri”.
Barak Obama aveva dimostrato in che direzione sarebbe andato il suo discorso scegliendo per l’insediamento che fosse Richard Blanco, poeta gay di origine venezuelana, a leggere il poema d’apertura della cerimonia.
Tra la folla oceanica che ascoltava il discorso del Presidente Americano anche i soliti contestatori ispirati dalla (o parte della) tristemente nota Chiesa Battista di Westboro che issavano cartelli che dicevano “Dio odia Obama e odia gli omosessuali”.
Interessante vedere a questo link, che il traduttore simultanao di Sky si dimentica della parola gay nella sua traduzione. Più in basso il video completo della cerimonia, discorso ufficiale incluso, in inglese. Che fidarsi è bene, ma ascoltare con le proprie orecchie è meglio.
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