Che significa, comando io. D’Alema ha messo i puntini sulle ”i” e ha detto chiaro e tondo chi comanda in casa PD. Candida Bersani, che è il suo candidato alla presidenza del Consiglio, come lo è stato alla segretaria PD, per controllare il partido e tornare in qualche modo al governo.
D’Alema sa che Bersani non è vincente, sa che il PD potrebbe perdere, sa che grazie alle sue azioni il fantomatico ‘‘maggiore partito della sinistra” è di fatto più a destra della destra al potere in Spagna per esempio, o della destra all’opposizione in Francia. D’Alema dimentica che non sfugge a nessuno che il PD non fa parte del gruppo socialdemocratico dell’UE in una scelta invisa a molti dei suoi. Non dice infine che il PD è un partito vecchio, i cui elettori hanno un’età media vicina ai 65 anni, che non sfonda tra i giovani, che è conservatore, prono ai cattolici e immobile.
Dimentica altresí che gli Italiani vogliono un’altro Messia: ed è già in cantiere. Non si chiama Bersani.
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