Qualche settimana fa, di fronte a una serie di ambigue dichiarazioni del governo italiano sulle unioni ugualitarie, avevamo suggerito prudenza, noi che siam tonti, politicamente incorretti, polemici e egopatici (sono alcuni degli appunti che ci vengono mossi). Disgraziatamente tonti non siamo.
E’ di ieri la notizia, ripresa dai siti gay seri, con la parola gay nel dominio, quelli che possono dare opinioni sulle cose gay e che ignorano i terremoti che son poco gay con tutta quella polvere, che dopo alcune dichiarazioni di apparente aperura il governo italiano ha di nuovo fatto marcia indietro sulle unioni ugualitarie: ha parlato genericamente di ”diritti dei singoli”, di ”instabilità sociale” (vuol dire che non ci sono i soldi per pagare le pensioni delle nuove coppie, questo vuol dire!!!) e si è di nuovo messo a novanta gradi di fronte alla teocrazia vaticana.
Furiosi i siti gay seri ne dicono di tutti i colori, come hanno sempre fatto. Arcigay parla di ”odioso no di Fornero al matrimonio tra persone dello stesso sesso”. ”Auspica” che ”il Ministro Fornero, piuttosto che rassicurare i vescovi, riesca a rassicurare i cittadini non solo lgbt”. Straparla dell’indagine ISTAT e del ”sostegno della società italiana”, che ha letto solo Arcigay: a questo link tra varie affermazioni agghiaccianti sull’omosessualità, si legge anche che il 55,9% degli Italiani si dichiara d’accordo con l’affermazione ”se gli omosessuali fossero più discreti sarebbero meglio accettati”.
Si preoccupi Arcigay di organizzare Gay Pride e conferenze in Albania, che magari gli riesce meglio chei leggere tra le righe delle statistiche.
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