Milena Gabanelli è una eccellente giornalista, si documenta, approfondisce e poi attacca: è l’unica in Italia a continuare a fare un tipo di giornalismo inviso al potere e pare, anche a quella parte di cittadini
che si sono distinti per la ben conosciuta italica intolleranza. Non ho visto la trasmissione, né conto di vederla, detesto la TV, e sono un’usuaria di Facebook dove anche questo sito ha una pagina. E pur godendo delle bellezze del gioco-facebook mi guardo bene dal pubblicare dati personali, foto dei miei familiari, indirizzo personale o numero di telefono, foto di mio figlio di pochi giorni, e ancor più diffido di quell’applicazione che dice dove sono e con chi in qualsiasi momento. La popolazione LGTB, entusiasta del potere manifestare la propria libertà (e mostrare le proprie grazie) su Facebook si dimentica di ciò che è successo in Germania, quando il 3° Reich utilizzò una lista redatta da un signore, tal Magnus Hirschfeld, che comprendeva i nomi di numerosi omosessuali, per cominciare l’epurazione della comunità attraverso le camere a gas. Facebook è uno straordinario strumento, non potrei più vivere senza Internet, ma bisogna usare la testa e gli Italiani, lo dimostrano con la loro stupidità e le loro scellerate scelte politiche, la testa l’hanno persa da qualche parte.
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)