di Vittorio Lussana #Giustappunto twitter@gaiaitaliacom #Italia
Inutile girarci intorno: l’Italia non è più il Paese di una volta. L’emergenza sanitaria ha finito con l’accentuare ulteriormente la crisi sociale che da tempo stavamo attraversando. Un abisso che ha svelato un’identità lacerata e una classe politica impegnata a riempire lo ‘spazio’ con le parole, poiché impotente di fronte a una selva di problemi divenuti cronici. Eppure, proprio la condizione sempre più caotica e difficile della nostra condizione attuale dovrebbe aver chiarito come il dibattito in corso sia molto al di sotto rispetto alla complessità della situazione. Invece, si continua a irridere l’opinione pubblica e le sue aspettative, al fine di nascondere il più possibile incapacità e incompetenze. L’Italia è un Paese che non ha più alcun senso, perché i nostri Partiti e movimenti politici in realtà si ritrovano perfettamente a loro agio in una società chiusa in se stessa, allergica ai cambiamenti, refrattaria a concepire la benché minima ricerca antropologica all’interno di ogni forma di ‘disordine creativo’. Al contrario, la nostra vita di oggi è solamente un ‘disordine malato’, che genera ossessioni e paranoie, come nel più classico teatro dell’assurdo.
(19 settembre 2020)
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