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L’Arte vista da Emilio Campanella: “Rivoluzione Galileo, L’Arte incontra la Scienza”, fino al 18 marzo

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di Gaiaitalia.com #Arte twitter@gaiaitaliacom #emiliocampanella

 

 

Fino al 18 Marzo 2018, al Palazzo del Monte di Pietà di Padova, la bella mostra curata da Giovanni Carlo Federico Villa e Stefan Weppelmann: Rivoluzione Galileo, L’Arte incontra la Scienza. Due anni di preparazione hanno portato al notevole risultato di una esposizione attenta, precisa, il cui argomento principale, mai viene perso di vista, ed in cui il genio di Galileo, il suo interesse a trecentosessanta gradi per le arti e la cultura, vengono esposti senza che questo comporti l’inserimento di argomentazioni dispersive. Ancora una volta, in questa sede, dopo altre importanti manifestazioni degli scorsi anni, un’esposizione profondamente motivata e contestualizzata nell’ambiente storico culturale cittadino.

Il percorso si snoda lungo dodici sale che corrispondono ad altrettante sezioni di approfondimento, ed ai corrispondenti capitoli del catalogo edito da Silvana. Un anello ideale costituisce le scelte espositive che si aprono con un’opera sorprendente di Anish Kapoor (Laboratory for a New Model of Universe, 2006 ), per concludersi con un’ affascinante videoinstallazione di Michael Najjar (spacewalk, 2013). Accanto a Kapoor, il bel Ritratto di Galilei giovane, attribuito a Santi di Tito, dalla collezione di Alberto Bruschi, Grassina (FI). Così si inizia il viaggio stimolante creato dai curatori, con una compresenza fra antico e moderno, arte e scienza, cultura poliedrica, intuizioni, scoperte. Ogni sala è illuminata con la grande cura che i molti oggetti e le opere pittoriche, su carta, a stampa, richiedono; ognuno con la sua luce giusta e studiata con estrema attenzione, anche scenotecnica. La ciclicità dell’esposizione ed i suoi continui rimandi, le intersezioni, a una cultura ricchissima di stimoli e spinte all’innovazione scientifica, nonostante le pastoie dell’Inquisizione che sappiamo quanto pesò sulla vita di Galileo. Da una sala all’altra incontriamo meraviglie scientifiche antiche, attenti studi e disegni riguardanti lo studio del cielo, dalle rappresentazioni mitiche più lontane nel tempo, a quelle frutto di attente osservazioni. Si passa dal cielo del mito a quello dello studio approfondito, dall’Astrologia si arriva all’Astronomia.

Galileo Galilei, docente a Padova per diciotto anni, fu uno degli scienziati che aiutarono l’umanità ad uscire dall’oscurantismo medioevale ancorato a concetti immobili da secoli. Il fatto che Galileo considerasse gli anni padovani come fondamentali nella sua vita è sicuramente dovuto ad una speciale qualità dell’Università di Padova che era, come si dice oggi, all’avanguardia e particolarmente indipendente, pur essendo nel territorio della Serenissima.

Di pari passo procedono gli approcci della mostra all’arte ed alla scienza in modo che i due argomenti si completino fluidamente con continue suggestioni, stimoli, suggerimenti. Prestiti importanti ed intuizioni scenotecniche come la penultima sala con la magnifica biblioteca e l’argomentare intorno al processo, visto con l’occhio della pittura ottocentesca di storia. I miti erano stati affrontati precedentemente, ad esempio con: L’origine della Via Lattea di Pieter Paul Rubens, 1635-1638, dal Museo del Prado.

Non c’è una sezione dedicata alla vita di Galileo di Bertolt Brecht, benché Villa ne abbia parlato alla conferenza stampa di presentazione. C’è invece una sala “giocata” sulle suggestioni moderne, infatti s’incontra De la Terre à la Lune di Jules Verne, Hetzel Paris, 1870. Les Aventures du Baron de Munchausen di Burger, tradotto da Théopnile Gauthier, illustrato da Gustave Doré, Parigi 1862. Orlando Furioso illustrato ancora da Gustave Doré, Treves Milano 1881 e poi anche Ergé: Les aventures de Tintin, Objectif Lune, 1953; On a marché sur la Lune, 1954, questi volumi sono di collezione privata torinese. Su tutto campeggia uno schermo dove si può godere della meraviglia di George Méliès: Voyage dans la Lune, 1902.

Mostra multidisciplinare, appassionante ed emozionante, da seguire con molta attenzione e concentrazione, ma anche “divertente” nel senso più serio del termine.

 




 

(19 novembre 2017)

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 



 

 

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