di Redazione
La dittatura autoproclamata di Erdogan sarà sottoposta a referendum popolare il prossimo 16 aprile: è facile immaginare una straordinaria affermazione dei voti a favore, considerando che gli oppositori sono stati zitti, incarcerati o sono stati costretti ad emigrare ed i giornali d’opposizione chiusi o messi a tacere insieme agli altri mezzi d’informazione considerati “nemici”. Lui, il Grande Dittatore, la chiama Repubblica Presidenziale, un regime cioè nella quale lui, il sopravvissuto al suo stesso colpo di Stato (e come poteva essere altrimenti?) avrà nelle sue mani il potere di nominare ministri e alti funzionari, sciogliere il parlamento, dichiarare lo stato d’emergenza, emanare decreti e nominare la metà dei giudici dell’alta corte sulla falsariga del suo grande amico Vladimir Putin. E c’è ancora qualcuno in Europa che quel personaggio lì vorrebbe portarlo nell’Unione.
(11 febbraio 2017)
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