di Il Capo
Dal 4 maggio scorso l’Italia ha una nuova legge elettorale che entrerà in vigore nel 2016 e varrà solo per la Camera. Una legge che all’inizio piaceva a tutti e che poi non piacque più tanto che le opposizioni, sdegnate, si ritirarono sull’Aventino. Quali opposizioni? Forza Italia, che prima ha dichiarato di amare follemente l’Italicum poi ha scoperto che non era più funzionale ai giochetti di Berlusconi ed ha cominciato a distruggerla con gran pestamento di augusti piedini del buon Brunetta; Sel, il cui sport nazionale è presentarsi in coalizione per eleggere i suoi deputati e senatori salvo poi abbandonarla il giorno dopo per ruminazioni vendoliane di vario tipo (questo povero quotidiano ha chiesto lumi sulla posizione di Sel a numerosi esponenti di Sel: risposte zero); il M5S per coerenza con il loro mandato di Cittadini eletti che – come è noto a tutti – è quello di essere entrati in parlamento per rivoltarlo come un calzino e di non avere fatto un accidente.
In questa atmosfera dorata il premier-dittatore Renzi ha trasformato l’Italia, con la nuova legge elettorale, in una dittatura fascista degna di Pincohet.
Vediamo un po’ come funzionerà la legge, avvalendoci di ciò che ci è dato sapere (come ogni dittatore Renzi nasconde le cose più importanti):
- l’Italicum vale solo per la Camera, dato che le riforme costituzionali previste porteranno il Senato a non essere più direttamente elettivo;
- entrerà in vigore dal primo luglio del 2016;
- l’Italicum è un sistema elettorale proporzionale, cioè il numero di seggi verrà assegnato in proporzione al numero di voti ricevuti. Il calcolo sarà fatto su base nazionale e verrà fortemente modificato su base nazionale con il premio di maggioranza;
- la singola lista che supera il 40 per cento dei voti ottiene un premio di maggioranza raggiungendo in tutto 340 seggi, cioè il 55 per cento del totale.
- qualora nessuna singola lista superi il 40 per cento dei voti è previsto un secondo turno, cioè un ballottaggio tra le due liste che hanno ottenuto più voti. La lista che prende più voti dell’altra al ballottaggio otterrà il premio di maggioranza.
- fra il primo e il secondo turno non sono possibili apparentamenti o collegamenti di lista: competono le liste così come sono state presentate all’inizio.
- è prevista una soglia di sbarramento del 3%, al di sotto di quella soglia non si ottengono seggi;
- i collegi saranno 100 formati ognuno da 600mila elettori. Valle d’Aosta e Trentino-Alto Adige saranno escluse dal sistema proporzionale: lì si voterà in nove collegi uninominali come già previsto dal precedente sistema elettorale;
- ogni lista presenterà in ogni collegio una lista di candidati; ogni elettore potrà scegliere nel suo collegio un simbolo e uno o due candidati da votare.
- l’Italicum prevede le candidature multiple: i capilista e solo loro, potranno essere inseriti nelle liste in più di un collegio, come già accadeva nel Porcellum, fino a un massimo di 10 collegi;
- i cento capilista (uno per ogni collegio) saranno scelti direttamente dai partiti e saranno i primi ad essere eletti. Se avanzano posti si procederà all’elezione dei candidati eletti con le preferenze;
- dal secondo eletto in poi intervengono le preferenze: elettricie d elettori potranno esprimerne due: un uomo ed una donna, pena la nullità della seconda preferenza. Tra i capilista non più del 60 per cento sarà dello stesso sesso.
Vi forniamo queste informazioni prima che la feroce dittatura renziana ci tolga la voce.
(5 maggio 2015)
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