di Giancarlo Grassi
La Russia, insieme ai grandi alleati Iran e Siria, si è dichiarata contraria gli attacchi pianificati ed annunciati dal presidente USA Obama contro i terroristi dell’Is, aggiungendo che si tratterebbe di “aggressione”, come se in simili parole potessero essere credibili considerando ciò che si sta verificando in Ucraina, la detsablizzazione della Polonia ed il neoespansionsmo sovietico.
il disegno integralista dell’Is piace, in fondo, alla dirigenza russa perché va nella direzione di una conservazione ed anzi, di una restaurazione del passato, della restrizione delle libertà individuali e della soppressione delle minoranze, care al pensiero ed al background putiniano.
Certo da lì a dichiarare che attaccare un gruppo di terroristi che autoprclama califfati a suon di pulizie etniche, fosse comuni di donne e bambini e teste mozzate, è francamente cosa che si commenta da sé, anche se la Russia dimentica di ricordare – non lo fa nemmeno tra le righe – che l’Is ha recentemente minacciato anche la Russia stessa con un video indirizzato a Putin dove si parlava del nord del Caucaso, parlando a nuora perché suocera intenda.
Anche la Siria e l’Iran si scagliano contro la decisione di Obama, mentre dieci stati arabi diconoinvece sì; scontati l’appoggio di Israele ed il nein di Donna Merkel. L’Italia potrebbe fornire aerei da rifornimento ed” eccellenti addestratori”, ministra della Difesa docet… E staremo a vedere.
Intanto dalle parti dell’Is tutto tace: che in casi come questo non è mai un buon segno.
(12 settembre 2014)
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