di Daniele Santi
“Il presidente ucraino Zelenskyj può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere”, lo ha scritto Donald Trump su Truth (ci vuole coraggio a chiamarlo in quel modo) dove scrive quello che gli pare ad uso e consumo dei suoi adoratori.
Dunque sia chiaro che il pallino è nelle mani di Zelenskyj, ci sarà da aspettarsi un nuovo massacro pubblico sullo stile di quello già in coppia con il suo numero due?, che se vuole la pace dovrà calarsi le braghe e cedere alle pretese di chi ha invaso l’Ucraina indipendente e sovrana, cioè quel Vladimir Putin (e per fortuna Vladimir significa portatore di pace) dopo avere ricevuto praticamente in omaggio la Crimea nel silenzio/assenso internazionale.
Se per Trump queste sono parole di pace c’è da chiedersi quale concetto abbia della pace quest’uomo che sembra essere salito al potere per vendetta, divorato da qualche incontrollabile demone interno, e c’è da chiedersi dove porteranno i colloqui che inizieranno alle 13.15 proprio con il presidente ucraino atteso nello Studio Ovale – un bilaterale alle 15.00 – e poi il vertice allargato nella Sala Est della Casa Bianca, dove si uniranno i leader di Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Finlandia e Nato.
Zelenskyj è già a Washington per questo vertice cruciale che mette sotto pressione anche Trump perché persino il suo elettorato comincia a rendersi conto che non ha fermato nessuna guerra in 24 ore, anzi i conflitti si sono aggravati; un vertice che potrebbe ridisegnare gli equilibri del conflitto ucraino, nonostante gli estremi delle proposte di pace [sic] di Putin che Kjiv considera inaccettabile e che aprirebbero la strada diretta a Putin verso la capitale ucraina.
Con un post su X Zelenskyj ha reso noto a sua volta: “Condividiamo tutti un forte desiderio di porre fine a questa guerra in modo rapido e affidabile. La pace deve essere duratura (….) fiducioso che difenderemo l’Ucraina, garantiremo la sicurezza e il nostro popolo sarà sempre grato a Trump, all’America e a ogni partner per il loro sostegno e la loro preziosa assistenza. La Russia deve porre fine a questa guerra, che lei stessa ha iniziato. E spero che la nostra forza congiunta con l’America e i nostri amici europei possa costringere la Russia a una vera pace”.
Perché quello che va detto va detto. Prima che Trump te lo ricacci in gola con i soliti modi.
(18 agosto 2025)
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