“Il Tg diretto da Enrico Mentana è l’unico telegiornale che cresce nel panorama italiano. Mentana, l’ha detto anche lui ieri durante l’incontro che ha avuto con la redazione del tg per festeggiarne i 15 anni, ha confermato che non ha mai detto che avrebbe lasciato La7. È assolutamente felice di rimanere a La7″. E’ il verbo di Urbano Cairo, presidente di Cairo Communications e ad di Rcs Mediagroup, durante la presentazione del nuovo palinsesto di La7, a Milano.
E la sera Mentana, che non è uomo cui faccia difetto il cattivo gusto, lancia una stoccatina a Gruber dopo avere ricevuto la linea dal Palio di Siena (uno spettacolo inguardabile che Cairo non dovrebbe mandare in onda nella sua medievale trivialità), e dicendo che non è uno che si adombra se gli danno la linea in ritardo. Poteva farne a meno, ma quando stai 15 anni nello stesso posto e ne sei il capo poi perdi il senso della misura, diciamo.
Cairo parla della nuova stagione de La7 che intelligentemente conferma La7 e la rilancia. Confermati tutti i vecchi volti della rete, con aggiunta di Roberto Saviano, che è decisamente un bell’acquisto, per sei puntate alla Saviano. E poi arriva Nicola Gratteri, quattro puntate sulla mafia. Coraggiosissima scelta.
Tra le cose della stagione passata restano tutti: da Lilli Gruber ad Aldo Cazzullo, da Corrado Formigli a Giovanni Floris, fino a Diego Bianchi e Massimo Gramellini. Corrado Augias e la sua Torre di Babele restano nel prime time del lunedì. Giubilato Flavio Insinna, il cui game show è stato chiuso per “scarso allineamento con il pubblico della rete”. Peccato. Era divertente.
Tornano poi Ezio Mauro, e le due biografie dedicate a Putin e Papa Francesco. Spazio infine a Fabrizio Gifuni, che in uno speciale in collaborazione con Gherardo Colombo racconterà la storia della loggia massonica P2. Nel day time: Omnibus, Coffee Break, L’Aria che Tira e Tagadà con l’ingresso di Gerardo Greco nel team di Omnibus.
Geniale la stoccata di Cairo: “Ci sembrerebbe giusto ricevere una parte di canone, anche piccola. Facciamo molto servizio pubblico, molta informazione, e c’è sempre attenzione notevole su temi che toccano la sensibilità delle persone” ha detto Urbano Cairo.
Poi Cairo ha sciorinato i numeri: “Siamo cresciuti sull’anno scorso del 9% in prime time e del 14% durante tutta la giornata; l’anno scorso eravamo cresciuti del 18% in prime time e del 10% durante tutta la giornata” due anni consecutivo di crescita; nel dettaglio kla mattina di La7 “cresce del 16%, il pomeriggio del 23%, la sera in seconda serata di quasi il 10%: motivo di grande soddisfazione”. La raccolta pubblicitaria è cresciuta, nel primo semestre, del 5%.
“Il mercato premia la qualità”, conclude Cairo. Per chi voglia ascoltare dopo quarant’anni di trash televisivo quasi inguardabile.
(4 luglio 2025)
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